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Diario del Viaggio nella Repubblica Dominicana Foto Indice

Repubblica Dominicana - Bayahibe
dal 2 al 10 gennaio 2011

 

Mappa Santo Domingo

 

Quest’anno per le nostre vacanze invernali decidiamo di passare una settimana al caldo. Tra le varie mete che ci attirano, scegliamo Santo Domingo. Prenotiamo, alla fine di ottobre, tramite l’agenzia di viaggi Popoli e Atolli spendendo circa 1.600 euro a testa per una settimana in all-inclusive.

Domenica 2 gennaio
Partiamo dall’aeroporto di Malpensa verso le 11.30 e arriviamo all’aeroporto La Romana verso le 16.30. Dopo aver sbrigato le pratiche aeroportuali, ritiriamo i bagagli e ci dirigiamo all’uscita dove ci aspetta l’assistente di Un Altro Sole.
Arriviamo al Viva Dominicus Beach di Bayahibe verso le 17.30, facciamo il check-in e andiamo a sistemarci in camera.
Il villaggio è molto bello, ben curato, dotato di vari ristoranti, piscine, palestra e una bella spiaggia.
Dopo esserci sistemati, andiamo a cena al ristorante principale La Terrazza. Rimaniamo soddisfatti dalla qualità del cibo e dopo cena facciamo un giro per esplorare il resort. Successivamente rientriamo in camera.

Lunedì 3 gennaio
Ci svegliamo verso le 7.30 e il tempo è nuvoloso. Facciamo colazione, recuperiamo gli asciugamani e andiamo in spiaggia a occupare i lettini. Facciamo un po’ di fatica, ma riusciamo a trovarne due poco distanti dalla zona centrale. Nel mentre il tempo è migliorato ed esce il sole, ma spesso viene oscurato da banchi di nuvole abbastanza consistenti. La spiaggia è molto bella e il mare stupendo, con un’ottima temperatura per fare il bagno.
Verso le 10 andiamo all’incontro tenuto dal referente del tour operator, dove ci danno informazioni sul villaggio, sui ristoranti e sulle escursioni. Decidiamo di prenotare tre escursioni: Saona + Catalinita in lancia, Catalina e Crazy & Buggy. Spendiamo 269 euro in totale.
Finita la riunione, torniamo in spiaggia e passiamo la mattinata prendendo il sole e facendo il bagno. Prima di mezzogiorno balliamo un po’ di merengue con gli animatori. Andiamo a pranzo al ristorante la Roca Grill e direi che anche qui rimaniamo soddisfatti della qualità del cibo.
Dopo pranzo, facciamo una passeggiata sulla spiaggia e durante il tragitto ci ferma un venditore regalandoci delle collanine e chiedendoci se al ritorno ci interessava vedere il suo negozio. Proseguiamo la passeggiata promettendogli che al ritorno ci saremmo fermati. Arriviamo fino al resort Iberostar e poi torniamo indietro. Ci fermiamo al negozio del ragazzo che ci ha fermato prima ed acquistiamo un batik dopo una lunga trattativa. Siccome non abbiamo con noi i soldi, gli chiediamo di metterci da parte la tela così la ritiriamo al pagamento. Il ragazzo insiste per farci portar via la tela subito chiedendoci solo di portargli anche una piña colada insieme ai soldi. Come da accordi, nel pomeriggio ritorniamo per saldare il debito e portiamo anche un paio di piña colada. Il resto del pomeriggio lo passiamo in spiaggia fino allo spettacolo del tramonto. Occupiamo il tempo partecipando alle 16 alla bachata di gruppo ed alle 17 alla salsa. Verso le 19 rientriamo in camera e ci prepariamo per la sera.
Prima di cena, facciamo un giro per i negozi che ci sono fuori dal resort e poi andiamo al ristorante principale La Terrazza. Successivamente ci spostiamo al teatro per vedere lo spettacolo degli animatori che si dimostrano veramente molto bravi.

Martedì 4 gennaio
Ci svegliamo verso le 7.30 e anche oggi il tempo è nuvoloso. Andiamo a prendere i lettini in spiaggia e poi facciamo colazione. Giusto il tempo di finire ed il cielo comincia a schiarirsi. Passiamo il tempo in spiaggia e partecipiamo alla merengue di gruppo con l’animazione. Dopo il ballo proviamo anche la ginnastica aerobica: veramente massacrante!
Per pranzo andiamo al Roca Grill e poi ritorniamo in spiaggia e ci rimaniamo fino al tramonto. Come il giorno prima, partecipiamo alla bachata di gruppo.
Per cena questa sera, andiamo al Roca Grill che abbiamo prenotato il giorno prima. Rispetto al pranzo, la cena la servono al tavolo e c’è una buona scelta di menù sia di carne che di pesce.
Noi optiamo per il pesce e rimaniamo soddisfatti! Dopo cena andiamo a vedere lo spettacolo dell’animazione e poi rientriamo in camera.

Mercoledì 5 gennaio
Ci svegliamo verso le 7.30 e come al solito è nuvoloso. Giusto il tempo di far colazione e il cielo comincia a schiarirsi. Ci dirigiamo verso il pontile per effettuare l’escursione in lancia alle isole di Catalinita e Saona. Partiamo poco dopo le 9.00 con la barca veloce diretti all’isola di Catalinita. Durante il tragitto ci fermiamo a vedere la scogliera delle iguane (che non si vedono…) e le mangrovie. L’isola di Catalinita è deserta e ricoperta di conchiglie alcune delle quali sono larghe fino a 20 centimetri: facciamo una breve passeggiata e poi riprendiamo la lancia diretti all’isola di Saona. Prima di arrivare, facciamo una sosta fotografica al Banco di Sabbia: si tratta di uno spiazzo con l’acqua bassa (poco sopra le ginocchia) in mezzo al quale si trova un tronco d’albero in posizione perfetta per una foto. Proseguiamo il viaggio e arriviamo a Saona verso le 11.30. Recuperiamo un lettino, facciamo una passeggiata e ci rilassiamo un po’ al sole. Verso le 12:30 pranziamo con carne e pesce alla griglia e poi ci rilassiamo ancora un po’ al sole. Dopo le 15.00 riprendiamo la barca per rientrare in hotel. Durante il tragitto, ci fermiamo alle Piscine Naturali per vedere le stelle marine giganti. Dopo questa sosta, rientriamo in hotel e ci fermiamo in spiaggia fino al tramonto.
Ceniamo al ristorante Roca Grill e poi ci spostiamo al teatro per vedere lo spettacolo degli animatori.

Giovedì 6 gennaio
Ci svegliamo verso le 7.00 e alle 8.00 prendiamo l’autobus per l’escursione Crazy & Buggy. La prima parte dell’escursione la facciamo con il Buggy guidato da Marco. Percorriamo stradine sterrate in mezzo a villaggi, piantagioni di frutta e canne da zucchero. Ad un certo punto ci fermiamo in quello che sembra un punto di raccolta della canna da zucchero. Ci sono dei buoi che vengono usati per trasportare carri stracolmi di canne dalla piantagione al punto di raccolta. Da lì poi le canne sono travasate in cisterne che sono trasportate alle fabbriche per mezzo di camion o treni merci: la ferrovia è proprio attaccata. Durante la sosta, arrivano dei bambini a chiederci un piccolo regalo: soldi, caramelle o qualunque oggetto ci vedono addosso. Come da indicazioni degli accompagnatori, non diamo loro soldi per dissuadere le famiglie dal mandarli in giro a chiedere elemosina invece che andare a scuola. Parlando con uno dei bambini, ci racconta che in quei giorni non vanno a scuola per le vacanze. Ci elenca le materie di studio e ci dice che la scuola gli piace. Ad un certo punto chiamiamo uno degli accompagnatori per chiedergli come possiamo dare loro alcuni brioche e caramelle che abbiamo portato. L’accompagnatore ne prende un po’, chiama i bambini e le distribuisce equamente tenendo a bada la foga con cui si accalcano. Dopo la sosta, proseguiamo il nostro giro tra le piantagioni e facciamo una sosta per passare dai Buggy ai Quad. Proseguiamo l’escursione sempre in mezzo a villaggi e piantagioni. Facciamo un’altra breve sosta in un villaggio: chiamiamo ancora uno degli accompagnatori per chiedergli di distribuire le ultima caramelle che ci sono rimaste. Purtroppo questa volta la distribuzione da’ luogo ad un litigio tra due bambini che cominciano a picchiarsi, tanto che due adulti devono intervenire per separarli… Dopo lo spiacevole episodio, proseguiamo il giro fino ad arrivare al fiume Chavòn immerso in una foresta: il posto ha fatto da scenografia a film quali Apocalipse Now e King Kong.. Sostiamo per una mezz’ora in una casetta li vicino, mangiamo della frutta e visitiamo il negozio di souvenir al suo interno. Terminiamo il nostro giro con il Quad e poi rientriamo con il pullman in hotel.
Arrivati in hotel, andiamo in spiaggia e poi a pranzo. Dopo pranzo, rimaniamo in spiaggia fino al tramonto. Durante il pomeriggio visto che è nuvoloso, occupiamo il tempo facendo un giro in kayak e poi partecipiamo alla solita bachata di gruppo.
Ceniamo al ristorante La Terrazza e poi ci spostiamo al teatro per vedere lo spettacolo degli animatori prima di rientrare in camera.

Venerdì 7 gennaio
Ci svegliamo verso le 7.00 e dopo colazione, ci dirigiamo verso il centro diving per effettuare l’escursione a Catalina. Partiamo poco dopo le 8.30 con una lancia e ci dirigiamo verso l’isola. Il tempo è bello ma il mare è un po’ mosso e la barca fa dei bei salti sulle onde. Prima di sbarcare sull’isola, ci fermiamo a largo per fare snorkeling. I coralli si trovano a 3-5 metri di profondità e si intravede qualcosa: un pesce leone, una razza, un pesce trombetta, un pesce scorpione e altri pesci di minor interesse. Poco prima di ripartire, a causa del mare mosso un ragazzo si sente male. Grazie ai soccorsi si riprende e poi acceleriamo i tempi per raggiungere quanto prima la spiaggia sull’isola di Catalina. Arrivati sull’isola, ci rilassiamo un po’ al sole e verso le 12.30 riprendiamo la barca per tornare in hotel. Durante il tragitto il nostro accompagnatore ci fa notare La Romana con le sue fabbriche di zucchero e le ville dei vip di Casa de Campo che si vedono dalla costa. Notiamo in particolare le ville di Bush (padre), Michael Jackson, Madonna e Shakira. Una volta arrivati al villaggio, rientriamo in hotel, pranziamo e passiamo la giornata in spiaggia fino al tramonto.
Ceniamo al ristorante La Terrazza e poi ci spostiamo al teatro per vedere lo spettacolo degli animatori prima di rientrare in camera.

Sabato 8 gennaio
Ci svegliamo verso le 7.30, come al solito occupiamo il nostro lettino con gli asciugamani, facciamo colazione e poi andiamo in spiaggia. Nella mattinata Marco partecipa al gioco delle freccette con scarsi risultati e poi ad un gioco di gruppo dove due squadre si sfidano. Questa volta va molto meglio infatti la sua squadra vince. Concludiamo l’intensa mattinata ballando un po’ la merengue con gli animatori. Verso le 5 Marco decide di sperimentare il trapezio. Dopo una prova veloce su un’altalena a terra, sale sulla piattaforma del trapezio. La paura inizialmente lo blocca un po’, però poi se la cava abbastanza bene. Il secondo giro infatti riesce a completare l’esercizio di base seguendo le indicazioni degli istruttori animatori. Ovviamente gli esercizi al trapezio sono svolti nella massima sicurezza: ogni partecipante infatti è legato con una corda ammortizzata alla cintura e poi ci sono le reti di protezione.
Dopo questa particolare esperienza torniamo in camera per sistemarci. Ceniamo al ristorante La Roca Grill e poi ci spostiamo al teatro per vedere lo spettacolo degli animatori. Dopo lo spettacolo, facciamo uno strappo alla regola e ci concediamo un po’ di ballo nella discoteca improvvisata di fronte alla piscina centrale.
 
Domenica 9 gennaio
Ci svegliamo verso le 7.00. Passiamo la mattinata in spiaggia e verso le 13 rientriamo in camera per farci la doccia e sistemare le valige prima della partenza. Pranziamo e alle 14.30 ci accompagnano in aeroporto. Dopo il check in ci imbarchiamo sul volo che ci riporterà in Italia.

Conclusioni
Il villaggio Viva Dominicus ci ha fatto un’ottima impressione e si può considerare veramente completo. Offre tutto quello che si può desiderare per chi si vuole rilassare ma anche per chi si vuole divertire o fare sport. L’unico appunto che possiamo fare, è il sovraffollamento delle spiagge… La Repubblica Dominicana offre un mare stupendo. Anche le isole a sud di Bayahibe sono molta carine: la più bella è sicuramente Saona. La nota dolente della Repubblica Dominicana è l’evidente contrasto tra ricchezza povertà.
La ricchezza è quella delle zone turistiche con i villaggi e le case lussuose: la costa di Casa de Campo è occupata da ville bellissime che sono proprietà di personaggi ricchi e famosi.
La povertà è quella dei villaggi di braccianti intorno alle coltivazioni di canna da zucchero, caffè cacao e tabacco. In particolare intorno alle piantagioni di canna da zucchero ci sono i batey, villaggi formati da baracche costruite con materiali di recupero, senza servizi sanitari, acqua ed elettricità: sono abitati dalle famiglie dei lavoratori haitiani. In questi villaggi si nasce e si muore, senza lasciare un segno. I bambini non vengono iscritti ad alcuna anagrafe e non vengono neppure mandati a scuola. Ovviamente non si tratta dei villaggi che abbiamo attraversato nell’escursione Crazy & Buggy… Quelli che abbiamo visto pur essendo poveri, sono molto meglio: c’è l’acqua, i servizi igienici, l’elettricità, gli orticelli e i bambini studiano.